Non avrebbe potuto iniziare meglio l’avventura di Massimo Carrera sulla panchina dell’Ascoli dopo il 4-1 rifilato dai suoi al Lecco nell’ultimo turno prima della sosta così come non avrebbe potuto giocare meglio (o quasi) lo Spezia nella trasferta di Reggio Emilia contro la Reggiana. Se l’Ascoli è però evidentemente rimasto soddisfatto del “risultato”, lo Spezia nella pur ottima partita disputata (riconosciuta anche dall’allenatore degli avversari Nesta) ha racimolato un solo punto, sempre utile ma che ha lasciato un po’ di rammarico tra i liguri. L’occasione di concretizzare (dal lato spezzino) e di confermarsi (da quello marchigiano) si presenterà nella giornata di Pasquetta al Picco e non si tratta solo di due volontà distinte che viaggiano in direzioni diverse ma, al contrario, di uno scontro diretto per la salvezza. Le due compagini bianconere, infatti, sono appaiate a quota 31 e occupano il delicatissimo terzultimo posto.
La partita dunque è una di quelle in cui un successo varrebbe veramente doppio perché una vittoria di una o dell’altra muoverebbe di fatto sei punti. Aldilà dell’ultima giornata, nell’ultimo recente periodo entrambe le squadre non hanno fatto male e hanno un ritmo da centro classifica più che da zona retrocessione. Questo, anche per quanto guadagnato dall’Ascoli con Castori in panchina che comunque, prima della sconfitta di Genova, aveva raccolto quattro risultati utili. Il percorso di Luca d’Angelo invece è stato più netto: piuttosto difficile all’inizio e migliore ora, anche e soprattutto guardando le prestazioni. All’andata, finì 1-2 e non si tratta solo di un precedente o di un dettaglio ma, considerando che a fine stagione decideranno gli scontri diretti, di un piccolo sollievo in più per lo Spezia, nel caso la partita dovesse finire in parità.
La partita ha un peso rilevante e un po’ di tensione ci potrà essere; inoltre, le due squadre, sembrano abbastanza “registrate” dietro pertanto pensiamo che il match si risolverà senza vederle entrambe andare a segno.
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