Come ha espressamente detto l’allenatore del Catanzaro Fabio Caserta, nel post match della gara di andata di semifinale Playoff contro lo Spezia, servirebbe un’impresa ai suoi per ribaltare l’esito della contesa e qualificarsi alla finale: il netto 0-2 con il quale i liguri si sono imposti al Ceravolo, infatti, obbligherà il Catanzaro a vincere con tre gol di scarto, senza nemmeno poter passare dai supplementari; una eventualità dalle chances veramente minime che, però, probabilmente stimolerà i calabresi a un inizio di match ben diverso rispetto a quello esibito nel primo round. Nel primo atto, infatti, il Catanzaro, anche per via del giocare controvento, ha condotto un primo tempo passivo senza mai impensierire Gori che non ha ricevuto nemmeno un tiro in porta.
Il “conto” di questa linea, però, è stato paradossalmente pagato nella ripresa con le reti di Di Serio ed Esposito che poi i padroni di casa non sono più riusciti a recuperare. Lo Spezia, dunque, alla prima chiamata da dentro o fuori risponde alla grande e ribadisce che, tra le contendenti per il terzo posto in Serie A, è quella che ha le credenziali (o possibilità) maggiori. L’allenatore delle Aquile (bianconere), Luca D’Angelo, però, predica calma e concentrazione, come sempre ha fatto durante tutto l’arco del campionato. Il suo Spezia comunque sembra maturo e ha una dote veramente importante da gestire. E’ naturale aspettarsi un Catanzaro che si scoprirà e che giocherà rischiando molto, forse non da subito ma comunque in un tempo breve. Lo Spezia, che avrà presente il monito della sconfitta interna maturata a Febbraio contro i giallorossi, ha comunque tutto dalla sua per accedere al turno successivo, spendendo anche, forse, meno energie e fatica del previsto.
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