Se la roboante sconfitta subita col Giappone nell’ultimo match del girone, aveva fatto nascere qualche perplessità sulle potenzialità reali della Spagna, gli ottavi e i quarti di finale le hanno pressoché spazzate via: il 5-1 rifilato alla Svizzera prima e la vittoria ai supplementari (ma certamente meritata) conquistata sull’Olanda poi, hanno anzi aumentato la considerazione delle “Furie Rosse” portandole ai massimi livelli, quelli che i prossimi avversari della Svezia, una volta eliminati Giappone e principalmente Stati Uniti, hanno già virtualmente raggiunto. Per le ragazze scandinave, grande resilienza e un portiere veramente in forma, Zecira Musovic, in forza al Chelsea, che ha contribuito molto a questo grande traguardo. Non solo difesa certo ma anche ripartenze e condizione fisica, però è chiaro come le due squadre si presenteranno alla semifinale con due “biglietti da visita” diversi: la Spagna forte del suo strapotere offensivo e della “valanga” di gol già segnati, la Svezia che invece punta sul reparto arretrato e su questa idea di solidità che per ora è stata certamente vincente.
L’ultimo precedente tra le due squadre, un’amichevole di Ottobre 2022 in effetti pare proprio emblematica a riguardo: un 1-1, con la Spagna molto più presente in zona gol rispetto alle avversarie. Rispetto a quell’ultimo incontro però, questo svetta per importanza e rimarrà nella storia perché consentirà a una delle due nazionali di andare a giocarsi la finale; un traguardo semistorico si potrebbe dire perché se per la Spagna (già arrivata al massimo assoluto nella competizione iridata) sarebbe la prima volta, per la Svezia la seconda, visto la finale giocata e poi persa, nei Mondiali del 2003 contro la Germania.
La qualità dell’attacco iberico è alta e la Svezia sembra aver sofferto troppo, pur passando il turno, tra ottavi e quarti per poterla arginare: la nostra indicazione va sul successo della Spagna nei novanta minuti.
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