SudTirol – Benevento può essere presentata come una sfida tra due squadre dove una, ha trovato col cambio di allenatore la cura ai problemi iniziali e l’altra, dove l’avvicendamento (per ovvie ragioni di tempo) non ha ancora fatto effetto. La prima delle due è il SudTirol di Bisoli veramente rigenerato non solo nei risultati ma anche nelle prestazioni e nell’atteggiamento in campo, dopo che, l’inizio di campionato era stato molto negativo con tre sconfitte nelle prime tre partite. Il Benevento, ha invece cambiato guida tecnica di recente e la prima di Fabio Cannavaro ha portato sì punti (uno) ma non ancora molto altro: contro l’Ascoli, in casa, la squadra nel primo tempo è stata sovrastata soffrendo moltissimo e incassando il gol. C’è stata invece la reazione nella ripresa che ha fruttato il pareggio. Cannavaro, a fine match, ha individuato nella paura e nelle insicurezze dei giocatori un elemento su cui lavorare, soffermandosi più sul piano psicologico rispetto a quello tecnico ammettendo, con grande schiettezza, che i suoi non avevano fatto nulla di quanto richiesto nei primi quarantacinque minuti.
Diversa appunto la situazione e il mood in casa SudTirol dopo la vittoria di Palermo che ha portato la squadra nella famosa colonna di sinistra della classifica, al nono posto insieme al Cagliari. Con il “vento in poppa” dunque e contro un Benevento ancora da “lavori in corso” l ’undici di Bisoli potrebbe anche provare a “schiacciare sull’acceleratore” e a fare una partita più offensiva del solito e qua sta forse l’incognita tattica del match che appunto, pone di fronte due squadre che, per motivi differenti, sembrano ora più propense ad aspettare che ad aggredire e ad attaccare.
La partita potrebbe essere abbastanza frenata in avvio ed avere una “fase di studio” prolungata. Il pareggio nel primo tempo appare una buona soluzione.
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