Con la necessità immediata di passare oltre l’ultima, pesantissima sconfitta e di archiviarla come un episodio (il Presidente Cellino l’ha definita ai microfoni della stampa, senza giri di parole, una figura di m.. dove l’allenatore ha subito troppa pressione), il Brescia ospita il Cittadella, bramoso anch’esso di punti per interrompere sul nascere l’uno-due di insuccessi scaturiti tra Reggina e Ternana. Un match dunque che servirà a ripartire, in qualche modo, per almeno una delle due compagini, stordite dall’ultima giornata di campionato. Il Brescia, che stava vivendo un periodo di risultati felicissimo, fatto di quattro vittorie consecutive e del relativo primo posto in graduatoria, è stato tramortito dal Bari in trasferta, ma il KO, non ha tolto alle “Rondinelle” né l’imbattibilità né il primato in classifica (condiviso ora con Reggina e con lo stesso Bari) ma certamente un po’ di convinzione e di serenità sì. I ragazzi di Clotet sono apparsi lenti, stanchi, impacciati e I 6 gol presi al “San Nicola” lo testimoniano chiaramente.
Più contenuta nelle dimensioni, la sconfitta casalinga del Cittadella contro la Ternana (0-2), sconfitta che però rischia di essere altrettanto o più preoccupante, visto che è la seconda di fila dopo quella con la Reggina, e dato che conferma ancora, i grossi problemi realizzativi della compagine veneta. La partita del “Rigamonti” dunque, schiarirà le idee, darà delle risposte e in qualche modo "farà luce" sul momento attuale due squadre, permettendo anzi, classifica alla mano, a chi riuscirà a cogliere eventualmente la vittoria, di riportarsi completamente in linea o anche molto di più (nel caso del Brescia) con le ambizioni di inizio stagione.
I problemi offensivi del Cittadella stanno diventando una costante e la trasferta, veramente ostica, del "Rigamonti" potrebbe enfatizzarli. Una “riscossa” bresciana, senza subire reti è una possibilità che sembra concreta.
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