Sarà con ogni probabilità l’ultimo Mondiale di Leo Messi ed è proprio la possibilità che uno dei calciatori più forti di tutti i tempi possa chiudere la carriera senza vincere la rassegna iridata (al contrario dell’icona inarrivabile, ma con cui la “pulce” è stato perennemente confrontato e che proprio con la stessa casacca ha scritto pagine indimenticabili della storia del Calcio, Diego Armando Maradona) a catturare l’attenzione di molti. Parlando di eventualità, c’è anche e soprattutto però, quella che l’Argentina (più che in altre edizioni) possa arrivare fino in fondo, riuscendo a riportare a casa la Coppa dopo quasi quarant’anni e dopo le due brucianti finali perse di misura contro la Germania nel 1990 e nel 2014.
Nell’esordio, la formazione di Scaloni se la vedrà con l’Arabia Saudita, squadra che nel percorso di qualificazione ha fatto molto bene, più che altro nella fase finale, primeggiando su tutte le avversarie, tra cui Giappone e Australia. I sauditi presentano una selezione formata da giocatori che giocano solo nel campionato nazionale, campionato che è stato fermato anzitempo pertanto la squadra è una di quelle che avuto maggior tempo per prepararsi al grande esordio. Il punto forte (ma ovviamente da testare) sembra essere quello della difesa: veramente pochi i gol subiti dalla nazionale di Renard. L’Argentina dunque potrebbe non avere un primo match così facile, anche perché c'è stato un grande e continuo movimento intorno ai convocati e in attacco ci sono state due defezioni improvvise, seppur tra i non titolari, ovvero quelle degli “italiani” Correa e Gonzales sostituiti da Almada e dall’ “altro” Correa, Angel. Per il resto sembrano poter rientrare da subito e bene (l'ultima amichevole lo ha testimoniato) Di Maria e Paredes nell’undici iniziale così come la difesa, già abbastanza collaudata, non dovrebbe avere particolari problemi. Per l’Argentina dunque, ci sono quindi le condizioni, seppur in un girone non semplice, completato da Polonia e Messico, per partire bene e per centrare il primo posto: sarebbe un ottimo viatico in vista dell’obiettivo finale.
Il potenziale offensivo dell’Argentina è straripante e non dovrebbe aver problemi a risaltare anche nel primo tempo. I numeri della difesa saudita però sono un fatto, così come il tempo avuto per preparare questo difficile esordio. Una prima frazione condotta in vantaggio da Messi e compagni ma con un solo gol di scarto è un’opzione che sembra valida e ben quotata.
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